Guida all’acquisto sul monitor
Un monitor è uno dei componenti più importanti di un computer, sia per il lavoro che per il divertimento. Scegliere il monitor giusto può fare la differenza tra un’esperienza visiva piacevole e una frustrante. Ma quali sono i criteri da considerare quando si acquista un monitor? In questa guida, vedremo le caratteristiche principali di un monitor e come valutarle in base alle proprie esigenze.
Dimensione e risoluzione
La dimensione di un monitor si misura in pollici (“) e indica la diagonale dello schermo. La dimensione influisce sullo spazio occupato dal monitor sulla scrivania e sulla distanza ottimale a cui posizionarsi per vederlo bene. In generale, più grande è il monitor, più alto è il prezzo.
La risoluzione di un monitor indica il numero di pixel (punti) che compongono l’immagine sullo schermo. La risoluzione si esprime con due numeri, ad esempio 1920 x 1080, che indicano rispettivamente il numero di pixel orizzontali e verticali. La risoluzione influisce sulla qualità e sulla nitidezza dell’immagine, ma anche sulle prestazioni del computer. Più alta è la risoluzione, più dettagliata è l’immagine, ma anche più pesante da elaborare.
La scelta della dimensione e della risoluzione dipende dall’uso che si intende fare del monitor e dalle proprie preferenze personali. In generale, si consiglia di scegliere una dimensione compresa tra 21″ e 27″ per un uso domestico o ufficio, e una risoluzione adeguata alla dimensione. Ad esempio, per un monitor da 21″ si può optare per una risoluzione Full HD (1920 x 1080), mentre per un monitor da 27” si può scegliere una risoluzione QHD (2560 x 1440) o 4K (3840 x 2160). Per un uso professionale o gaming, si può optare per dimensioni maggiori o minori in base allo spazio disponibile e al tipo di contenuto da visualizzare.
Rapporto d’aspetto e curvatura
Il rapporto d’aspetto di un monitor indica il rapporto tra la larghezza e l’altezza dello schermo. Il rapporto d’aspetto più comune è il 16:9, che corrisponde al formato widescreen dei film e dei video. Altri rapporti d’aspetto sono il 16:10, che offre più spazio verticale per la produttività, il 21:9, che offre una visione panoramica per i giochi e i film, e il 32:9, che equivale a due monitor affiancati.
La curvatura di un monitor indica il grado di incurvatura dello schermo rispetto al piano orizzontale. La curvatura si misura in gradi (°) o in metri (m), indicando il raggio della circonferenza a cui appartiene lo schermo. Ad esempio, un monitor con una curvatura di 1800R ha lo schermo appartenente a una circonferenza di raggio 1,8 metri. La curvatura serve a creare un effetto immersivo e a ridurre la distorsione dell’immagine ai lati dello schermo.
La scelta del rapporto d’aspetto e della curvatura dipende ancora una volta dall’uso che si intende fare del monitor e dalle proprie preferenze personali. In generale, si consiglia di scegliere un rapporto d’aspetto di 16:9 per un uso standard o multimediale, e un rapporto d’aspetto maggiore per un uso gaming o multitasking. Per quanto riguarda la curvatura, si consiglia di scegliere un monitor curvo solo se si ha intenzione di utilizzarlo da soli e a una distanza ravvicinata, altrimenti si può optare per un monitor piatto.
Tipo di pannello e tempo di risposta
Il tipo di pannello di un monitor indica la tecnologia usata per produrre l’immagine sullo schermo. I tipi di pannello più diffusi sono i seguenti:
- TN (Twisted Nematic): sono i pannelli più economici e veloci, con un tempo di risposta basso (1-2 ms) e un consumo energetico ridotto. Tuttavia, hanno degli svantaggi, come angoli di visione stretti, colori poco fedeli e contrasto basso.
- IPS (In-Plane Switching): sono i pannelli più qualitativi e fedeli, con angoli di visione ampi, colori vivaci e contrasto elevato. Tuttavia, hanno dei costi maggiori e un tempo di risposta più alto (4-8 ms) rispetto ai pannelli TN.
- VA (Vertical Alignment): sono i pannelli intermedi tra i TN e gli IPS, con un buon compromesso tra qualità dell’immagine e velocità di risposta (2-4 ms). Tuttavia, hanno dei problemi di uniformità dello schermo e di ghosting (scia dell’immagine).
Il tempo di risposta di un monitor indica il tempo che impiega un pixel a cambiare colore sullo schermo. Il tempo di risposta si misura in millisecondi (ms) e influisce sulla fluidità dell’immagine, soprattutto nei movimenti rapidi. Più basso è il tempo di risposta, più fluida è l’immagine.
La scelta del tipo di pannello e del tempo di risposta dipende principalmente dal tipo di contenuto che si vuole visualizzare sul monitor. In generale, si consiglia di scegliere un pannello IPS per un uso professionale o grafico, che richiede una fedeltà dei colori e una qualità dell’immagine elevata. Si consiglia invece di scegliere un pannello TN o VA per un uso gaming o multimediale, che richiede una velocità di risposta e una fluidità dell’immagine maggiore.
Frequenza di aggiornamento e tecnologia di sincronizzazione
La frequenza di aggiornamento di un monitor indica il numero di volte che l’immagine viene aggiornata sullo schermo in un secondo. La frequenza di aggiornamento si misura in hertz (Hz) e influisce sulla fluidità dell’immagine, soprattutto nei giochi e nei video. Più alta è la frequenza di aggiornamento, più fluida è l’immagine.
La tecnologia di sincronizzazione di un monitor indica la capacità del monitor di sincronizzarsi con la scheda grafica del computer per evitare il fenomeno dello screen tearing (strappo dell’immagine). Le tecnologie di sincronizzazione più diffuse sono le seguenti:
- V-Sync: è la tecnologia base che limita la frequenza di aggiornamento del monitor a quella della scheda grafica. Tuttavia, ha degli svantaggi, come il calo delle prestazioni e il ritardo dell’input.
- FreeSync: è la tecnologia sviluppata da AMD che adatta dinamicamente la frequenza di aggiornamento del monitor a quella della scheda grafica. Tuttavia, funziona solo con le schede grafiche AMD.
- G-Sync: è la tecnologia sviluppata da NVIDIA che adatta dinamicamente la frequenza di aggiornamento del monitor a quella della scheda grafica. Tuttavia, funziona solo con le schede grafiche NVIDIA e ha dei costi maggiori.
La scelta della frequenza di aggiornamento e della tecnologia di sincronizzazione dipende ancora una volta dal tipo di contenuto che si vuole visualizzare sul monitor e dalla scheda grafica del computer. In generale, si consiglia di scegliere una frequenza di aggiornamento almeno pari a 60 Hz per un uso standard o multimediale, e una frequenza di aggiornamento superiore a 100 Hz per un uso gaming o competitivo. Si consiglia inoltre di scegliere una tecnologia di sincronizzazione compatibile con la propria scheda grafica per evitare lo screen tearing.
Connettività e ergonomia
La connettività di un monitor indica il tipo e il numero di porte disponibili per collegare il monitor al computer o ad altri dispositivi. Le porte più comuni sono le seguenti:
- HDMI: è la porta più diffusa che trasmette sia il segnale video che quello audio. Supporta diverse risoluzioni e frequenze di aggiornamento in base alla versione (1.4, 2.0 o 2.1).
- DisplayPort: è la porta più avanzata che trasmette sia il segnale video che quello audio. Supporta risoluzioni e frequenze di aggiornamento elevate, fino al 4K a 240 Hz o al 8K a 60 Hz.
- DVI: è la porta più vecchia che trasmette solo il segnale video. Supporta risoluzioni fino al Full HD a 60 Hz o al QHD a 30 Hz.
- VGA: è la porta più obsoleta che trasmette solo il segnale video analogico. Supporta risoluzioni basse e ha una qualità dell’immagine inferiore.
La scelta della connettività dipende dal tipo di dispositivi che si vogliono collegare al monitor e dalle prestazioni che si vogliono ottenere. In generale, si consiglia di scegliere un monitor con almeno una porta HDMI e una DisplayPort per garantire una buona compatibilità e qualità del segnale.
L’ergonomia di un monitor indica la possibilità di regolare il monitor in base alla propria postura e comodità. Le regolazioni più comuni sono le seguenti:
- Inclinazione: indica la possibilità di inclinare il monitor in avanti o indietro per adattarlo all’angolo di visione.
- Altezza: indica la possibilità di alzare o abbassare il monitor per adattarlo all’altezza degli occhi.
- Rotazione: indica la possibilità di ruotare il monitor in senso orario o antiorario per adattarlo all’orientamento dello schermo.
- Pivot: indica la possibilità di ruotare il monitor di 90 gradi per passare da un formato orizzontale a uno verticale.
La scelta dell’ergonomia dipende dalle proprie esigenze e preferenze personali. In generale, si consiglia di scegliere un monitor con almeno la possibilità di inclinare e regolare l’altezza, per garantire una buona postura e una visione confortevole.
Conclusione
In conclusione, scegliere il monitor giusto non è una cosa semplice, ma richiede di valutare diverse caratteristiche in base alle proprie esigenze e preferenze. In questa guida, abbiamo visto le principali caratteristiche da considerare quando si acquista un monitor, come:
- Dimensione e risoluzione
- Rapporto d’aspetto e curvatura
- Tipo di pannello e tempo di risposta
- Frequenza di aggiornamento e tecnologia di sincronizzazione
- Connettività e ergonomia